Messaggeri alla Maratona

Da quando i ragazzi sono cresciuti, ripescando una passione giovanile, abbiamo iniziato a prender parte tutti insieme a qualche maratona. Si sa che la maratona è una prova di resistenza fisica che unisce sport a scenari cittadini di grande bellezza. Se poi la città è Gerusalemme, con i suoi 3.000 anni di storia, l’emozione diventa travolgente.

Ho vivissimo il ricordo della Maratona corsa a Gerusalemme il 15 marzo 2019 lungo un percorso ad anello dal Parlamento israeliano, attraverso il Monte Scopus e la Città Vecchia, con termine al Sacher Park : i Luoghi Santi ci accompagnavano nel nostro procedere, svegliavano le nostre menti e i nostri cuori, consci del fatto che stavamo percorrendo piazze che avevano visto passeggiare Giuda e Barabba, Pilato e Caifa e che la nostra gara si snodava lungo le stradine percorse da Gesù sia al suo ingresso trionfale nella città che al suo doloroso percorso verso il Calvario. Luoghi che furono anche teatro della distruzione del Tempio di Salomone, della dominazione araba, della conquista dei crociati e della riconquista di Saladino.

Gavino, il mio secondogenito, con il suo parlare colorito ed efficace, ha esclamato : “sento la Storia che mi viene addosso !” Un Partecipante italiano, proveniente da un Pellegrinaggio di Fede da Haifa a Nazareth, dal deserto di Giuda a Betlemme, è intervenuto dicendo : “e io mi sento di correre come nella prima Maratona storica, quando il Messaggero Fidippide partì da Atene per Sparta per chiederne l’appoggio contro i Persiani. Questi luoghi Santi, con la memoria che ne porterò e testimonierò al mio rientro, mi fanno sentire a mia volta Messaggero, un Messaggero di Cristo”.

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 30.000 runners provenienti da tutto il mondo. Gerusalemme, martoriata e sublime, ricca di magnetismo storico e spirituale, ci ha accolti tutti in un abbraccio e anche noi ci siamo sentiti un po’ Messaggeri di pace e fratellanza.