La nascita di un impero
La complessa e vastissima storia della Cina può essere suddivisa in diverse fasi: Preistoria, Età Antica, Età Imperiale ed Età moderna. All’interno di ognuna di queste fasi troviamo un’infinità di dinastie che hanno modellato il paese attraverso la creazione di diversi tipi di società, il che spiega la grande varietà culturale del paese.
I primi uomini ad abitare il territorio che oggi occupa la Cina risalgono probabilmente a 2 milioni di anni fa. Tra le principali culture dell’epoca troviamo la Yangshao, precursora delle culture Longshan, Hongshan, Dawenkou e Hemudu, le quali hanno segnato l’inizio dell’unità territoriale e politica della Pianura della Cina del Nord creando la nazione cinese intorno al fiume Giallo. All’epoca l’Imperatore Giallo, Huang Di, riesce a conquistare le terre del nord avviando una lunghissima successione di dinastie che hanno portato la nazione cinese a convertirsi in ciò che è nell’attualità.
La prima dinastia del gigante asiatico è la Xia, sotto la cui egemonia nasce il primo calendario cinese, con il quale viene organizzata l’agricoltura in base ai mese. In seguito il potere passa alla famiglia Shang sotto la cui egemonia la società si mostra più sviluppata dando grande rilievo alla scrittura e ponendo le basi dell’attuale idioma. L’egemonia degli Shang cessa per via della ribellione degli schiavi, aprendo le porte agli Zhou, ultima dinastia dell’età antica. Durante quest’epoca ha luogo una rivoluzione culturale cui segue la nascita del confucianesimo.
La Cina Imperiale è caratterizzata da momenti di unità e disgregazione. La prima dinastia di imperatori è quella dei Qin, con i quali il paese vive un’epoca di prosperità per l’agricoltura, l’industria e il commercio, e di unificazione con l’adozione di un sistema unico di norme, moneta e scrittura; inoltre questi stabiliscono un governo centrale, un’amministrazione efficiente e un codice legale rigido. A questa fase di prosperità segue un periodo di frammentazione politica e caos che caratterizzerà gli anni dal 204 al 439 d.C.
A porre fine alle rivalità politiche è la dinastia Tang, grazie alla quale la cultura cinese raggiunge il suo massimo splendore con lo sviluppo dell’arte, la creazione di leggi a favore del benessere del popolo e l’apertura al commercio internazionale. La dinastia dei Tang lascia poi il posto a quella dei Ming, con i quali si apre un’epoca di grande apertura verso l’estero ma anche di dispute commerciali, come la Prima Guerra dell’Oppio con il Regno Unito. Il periodo imperiale si conclude nel 1911 con la Rivoluzione Xinhai segnando la nascita della Repubblica.
Nel 1912 ha inizio l’età moderna che si apre con gli attacchi delle forze militari contro l’appena instaurata Repubblica. Tra il disordine e la mancanza di potere nel 1921 Mao Zedong fonda il partito comunista, maggior forza politica del paese insieme al nemico partito nazionalista. Lo scontro delle forze si interrompe nel 1945 con l’invasione del Giappone ai danni della Cina, che causa un massacro di civili fermato dall’intervento degli USA. I conflitti interni a quel punto riprendono per vedere nel 1949 la vittoria di Mao Zedong con la nascita, il 1 ottobre, della Repubblica Popolare Cinese.
Mao puntava ad un elevato livello di industrializzazione, il che porta a trascurare l’agricoltura con terribili conseguenze, quale la morte di milioni di persone e il diffuso malcontento. La Rivoluzione Culturale che dura fino alla morte del leader comunista (1976) è l’ultimo tentativo di ripresa di potere, ma lascia dietro di sé solo morte, sofferenza e povertà. Oggi il paese è guidato dal socialista Hu Jintao. L’apertura verso l’estero, la privatizzazione delle imprese e la rivoluzione agricola hanno fatto della Cina la seconda potenza economica mondiale.
Viaggio nell'Estremo Oriente
La Cina è uno dei paesi più visitati al mondo, e questo suo successo a livello turistico si deve sicuramente agli spazi naturali di una bellezza impressionante e alla cultura ancestrale capace di lasciare a bocca aperta chiunque si rechi nel Lontano Oriente. Insieme scopriremo le principali attrazioni di questa terra affascinante.
Shanghai, una delle città più moderne del mondo, rappresenta per i cinesi il modello vivo della cultura occidentale ed è simbolo del cambiamento che sta avendo luogo nel paese. Tra le principali attrazioni di Shanghai c’è la passeggiata lungo il Bund, sulle rive del fiume Huangpu che fronteggia il quartiere futurista di Pudong con la sua Oriental Pearl TV Tower, la terza torre più alta del mondo. In contrapposizione a questa modernità, troviamo la Città Vecchia, dove scoprire le più antiche tradizioni del paese, far visita al Giardino del Mandarino Hu e al Tempio del Buddha di Giada.
Non molto distante da Shanghai, sorge Zhujiajiao, un piccolo villaggio che si erge sull’acqua, con i caratteristici canali e ponticelli antichi di epoca Ming. Famoso per il mercato del riso, questo villaggio offre tante attrazioni: conta 36 ponti e 9 vie pullulanti di edifici con l’architettura tipica delle dinastie Ming e Qing, in particolare su North Street. Ciò che contraddistingue Zhujiajiao dagli altri villaggi sull’acqua, è il fatto che esso è un villaggio cattolico, e addirittura il suo popolo difese strenuamente la propria chiesa durante il periodo della Rivoluzione Culturale.
“Nel cielo c’è il paradiso e in terra c’è Suzhou“, dice un antico proverbio cinese. Famosa per i suoi giardini, tra cui il Giardino del Maestro delle Reti e la Collina della Tigre, Suzhou è una città con 2.500 anni di storia, da sempre sinonimo di armonia e bellezza. Essa è conosciuta come “città della seta” e come la “Venezia della Cina”, infatti è situata sul delta del fiume Yangtze ed è attraversata dal Grande Canale che scorre da Hangzhou fino a Pechino. Suzhou è la culla della cultura Wu, motivo per il quale questa città gioca un ruolo importantissimo nella storia della cultura cinese.
Una delle tappe obbligatorie è senza dubbio la città di Xian, dove nel 1974 sono state riportate alla luce 10.000 statue divenute famose con il nome di “Esercito di Terracotta”. A Xian è possibile visitare anche la Grande Pagoda dell’Oca, una delle più famose pagode buddiste della Cina costruita nella Dinastia Tang per lo studio delle sacre scritture buddiste, e la la Piccola Pagoda dell’Oca che si trova all’interno del Tempio Jianfu. Luogo emblematico è infine il quartiere musulmano con i suoi negozi variopinti, botteghe, mercati delle spezie e moschee nascoste dietro pesanti porte in legno.
Pechino è una delle principali attrazioni turistiche del paese. Tra i luoghi più visitati della capitale cinese vi è la Città Proibita con i Palazzi Reali, che si trova nel cuore di Pechino, nella famosa Piazza di Tienanmen (“Porta della Pace Celeste”), simbolo della Cina di ieri e di oggi. Tra i luoghi più emblematici, il Palazzo d’Estate con le prestigiose edificazioni del palazzo che si mescolano con la naturalezza offrendo ai visitatori un tranquillo rifugio, come quello di cui hanno goduto in passato le famiglie imperiali.
Con una lunghezza di 8.851,8 km, non molto distante da Pechino sorge una delle attrazioni più emblematiche del mondo: la Grande Muraglia, il simbolo più rappresentativo della Cina, dotata di un grande significato culturale e storico e di un forte valore turistico, nonché una delle 7 meraviglie del mondo. Essa percorre una strada sinuosa che si insinua tra le montagne, i deserti e le pianure della geografia cinese. Partendo da Pechino è possibile visitare uno dei tratti più famosi della muraglia, Badaling, prima sezione ad aver aperto le sue porte al turismo nel 1957 e oggi la più visitata.
Una cultura ancestrale
La cultura cinese è tra le più antiche e complesse del mondo, giacché comprende un vastissimo territorio con una grande varietà di popoli, lingue e costumi. In Cina esistono centinaia di etnie diverse, ognuna delle quali contribuisce ad arricchire la cultura del paese con le proprie tradizioni, gusti e abilità.
Un elemento importantissimo della cultura cinese è rappresentato dalle arti marziali, suddivise in tre categorie: Wushu (Kung Fu), Kuo-shu e Chuan-fa. Secondo i monaci tibetani sono due le funzioni principali di queste discipline: il rafforzamento del corpo da un lato, e lo sviluppo interiore dall’altro, in quanto si tratta di esercizi che insegnano a controllare la respirazione e che richiedono un’elevata concentrazione. Nella cultura cinese, le arti marziali sono viste come un metodo per raggiungere la pace interiore e per sviluppare qualità quali tolleranza, solidarietà e spiritualità.
In Cina la calligrafia è una forma artistica tradizionale venerata e molto praticata; essa ha addirittura portato allo sviluppo di tante altre forme artistiche cinesi, che hanno spesso a che vedere con l’ornamentazione. In Cina la calligrafia non è solo un mezzo di diffusione e conservazione della cultura, ma viene utilizzata anche come indicatore del livello di intelligenza e dello status sociale di una persona. Una buona la calligrafia tradizionalmente riflette il livello di una cultura alfabetizzata.
La cultura del tè è una parte importante della tradizione cinese. Esso costituisce oggi la bevanda nazionale della Cina e nella cultura tradizionale del tè cinese la forma in cui esso si beve, ma anche la varietà scelta, possono mostrare lo status sociale delle persone. La tradizione di bere il tè in Cina si tramanda da oltre mille anni e oggi avere una tazza di tè pronta per gli ospiti è segno di rispetto e lealtà. Questa tradizione combina filosofia, etica e morale. Attraverso il tè il popolo cinese assapora la vita, raggiungendo il benessere e la pace spirituale.
Nella cultura cinese ci sono alcuni numeri che sono considerati fortunati in quanto la loro pronuncia ha un suono simile a quella di parole di buon auspicio. Questi sono molto importanti per il popolo cinese e vengono presi in considerazione nel momento di scegliere la casa, la data del matrimonio, la celebrazione di un evento particolare. Per esempio il numero 8 è tra i più fortunati, in quanto la sua pronuncia è “Fa“, ovvero prosperità, ricchezza, successo. Anche i colori portano con sé dei significati importanti: il giallo rappresenta la regalità, il rosso la felicità e il verde il denaro.
Il Festival della Primavera, conosciuto come “Anno nuovo cinese” in occidente, è la festa tradizionale più importante del paese. In occasione di questa festività il popolo cinese è solito riunirsi in famiglia e prendere parte alle tantissimi celebrazioni pubbliche. Nelle zone rurali tale evento si celebra in maniera tradizionale, con fuochi d’artificio e la danza del drago, che è invece meno frequente nelle città, dove si celebra la Fiera del Tempio in cui vengono inscenati eventi regali. Il colore che caratterizza l’Anno nuovo Cinese è il rosso, simbolo di buona fortuna.
Il calendario cinese è associato all’oroscopo, costituito da 12 animali strettamente legati al popolo antico. Ognuno rappresenta un ciclo di 12 anni a partire dal primo giorno dell’anno. L’ordine in cui si susseguono va d’accordo con la teoria dello Yin e Yang, essenza della cultura cinese. Questo si definisce in funzione al numero pari o dispari delle zanne; in base a ciò gli animali sono distribuiti in maniera complementare. L’ordine è deciso secondo il significato attribuito ad ogni animale: gli attributi yang più valorosi sono i primi, alternati da attributi yin per mantenere l’equilibrio.
Misticismo e superstizione
Nella vivacissima Cina esistono svariate e curiose tradizioni. La storia di questa terra è così antica che conta un’infinità di leggende, miti e folklore che hanno un non so che di misterioso che affascina il mondo occidentale, e non solo. Spesso queste storie hanno come protagonisti personaggi antichi, tra cui imperatori ed eroi, ma anche creature legate alla mitologia ed animali divenuti simbolici nella cultura cinese.
Sin dai tempi più remoti la tigre è un animale molto importante in Cina, in quanto essa allontana gli spiriti maligni e protegge le case. Proprio da questa convinzione nasce la tigre di stoffa appartenente all’arte folcloristico cinese e molto popolare in tutto il popolo. Si tratta di un oggetto realizzato artigianalmente e dipinto con i colori locali a seconda del luogo. La gente crede fortemente che questo oggetto sia in grado di proteggere e benedire le case e tutti i membri che vi abitano. È un tipico regalo da fare ai propri cari per auspicare pace e buona fortuna.
L’oroscopo cinese è uno degli aspetti più curiosi della cultura della Cina e ci sono diverse credenze legate ad esso. Tra le leggende più radicate ad esso legato, vi è l’antica superstizione secondo la quale l’anno del proprio segno zodiacale sia un anno nefasto. Questa convinzione nasce dal fatto che secondo gli antichi quando cade l’anno del proprio segno, chiamato Ben Ming Nian, l’animale sta offendendo Tai Sui, il Dio dell’età. Il miglior modo per evitare la cattiva sorte durante il Ben Ming Nian è indossare qualcosa di rosso donato da un parente anziano.
La Festa delle Lanterne, conosciuta dai cinesi come yuánxiāo jié, è un evento molto importante in Cina e si celebra ogni anno durante il quindicesimo giorno del primo mese lunare (tra marzo e febbraio per il calendario gregoriano). Questa festa si celebra da oltre 2000 anni e comprende spettacoli pirotecnici e danze popolari, tra cui la tradizionale e divertente danza del leone, ma soprattutto l’accensione delle lanterne rosse che illuminano le vie. Tale data, che coincide con la prima luna piena dell’anno cinese, è considerata propizia per esprimere desideri.
Oltre alla danza del leone che si esegue solitamente durante la Feste delle Lanterne, in Cina è molto popolare anche la Danza del Drago. In tempi antichi questa danza aveva lo scopo di chiedere acqua e pioggia agli dei durante i periodi di siccità; con il passare del tempo divenne una popolare forma di intrattenimento e oggi svolge un ruolo significativo in tutte le principali festività del paese. Questa danza è realizzata da un gruppo di persone che porta il corpo del drago su delle aste imitando i movimenti dello spirito delle acque in una maniera sinuosa ed ondulata.
A conferma della forza che la superstizione ha in Cina, c’è da aggiungere che sin dall’antichità il suo popolo ha riposto grande fiducia in quattro animali che secondo l’antica credenza sono simbolo di buon auspicio: il qilin, la fenice, la tartaruga e il drago. Eccetto la tartaruga, le altre creature sono il prodotto dell’immaginazione dell’uomo. Esse, considerate sacre dal popolo cinese, sono ancora oggi venerate e fortemente presenti nella cultura di massa ed hanno fatto la loro comparsa addirittura negli anime, tra cui Pokémon, Naruto, Final Fantasy.