Archeologia cristiana
In Israele esistono circa 2.000 siti archeologici riconosciuti e protetti dalla legge. Ogni anno vengono effettuati scavi in tutto il territorio e vengono riportati alla luce resti di ogni periodo storico che il paese ha vissuto. Israele investe tantissime energie e risorse per preservare e restaurare i luoghi antichi che hanno costituito la sua storia. La maggior parte di essi sono aperti al pubblico.
L’archeologia in Israele implica la ricerca sistematica dei resti di un passato mistico e ricco di storia, dalla preistoria alla fine del dominio ottomano. La numerosità dei resti materiali sono indizio delle numerose civiltà che hanno lasciato la loro impronta in questa meravigliosa terra. Le ricerche hanno avuto inizio nel XIX secolo, quando si è iniziato a studiare tutta l’area alla ricerca dei resti di luoghi citati nella Bibbia.
Nelle ricerche archeologiche viene attribuita una fondamentale importanza al fatto che il paese rappresenti oggi luogo di incontro tra le tre religioni monoteiste principali del mondo, e si cercano quindi tracce relative ad ogni periodo storico e culturale . I legami tra le diverse religioni e le tante civiltà che hanno popolato la Terra santa possono essere compresi riportando alla luce tutte le testimonianze che per millenni sono state sepolte sotto terra, testimonianze che costituiscono il legame fisico tra passato, presente e futuro del popolo ebraico.
Questa catena storica può essere osservata in diversi luoghi del paese: nelle città bibliche di Megiddo, Hazor e Gezer, in quelle del periodo del Secondo Tempio (Tiberiade e Seffori), nelle fortezze di Masada ed Erode, nel deserto di Giudea, dove sono stati scoperti i resti del centro spirituale degli Esseni, e dove sono stati ritrovati i Rotoli del Mar Morto che contengono i più antichi esemplari dell’Antico Testamento. Relativi allo stesso periodo sono stati rinvenuti luoghi collegati con la vita di Gesù, come Cafarnao e Tabga, dove sono conservati resti di chiese del periodo bizantino.
In seguito ad importanti scavi archeologici, sono state riportate alla luce anche le grande città romane di Cesarea, Beit She’an, Banias e Acri, così come le città di bizantine di Avdat e Memphis, nel deserto del Negev, sorte nello stesso periodo. Tra i più ammirabili resti del passato ci sono anche due importanti fortezze relative al periodo crociato: quella di Belvoir, e quella di Nimrod costruita dagli Arabi per difendere Damasco dai cavalieri cristiani. Relativamente al periodo musulmano invece è possibile ammirare le rovine della città di Ramla e del palazzo di Hisham a Gerico.
Senza dubbio il fulcro degli scavi archeologici svolti in Israele è stata la città di Gerusalemme, dove sono stati scoperti resti con 5.000 anni di storia: le mura della città cananea nella Città di David, le rovine della capitale del Regno di David e Salomone, come sofisticati cunicoli per la conduzione dell’acqua; resti di splendide residenze nell’attuale quartiere ebraico nella Città Vecchia, i resti di ciò che rimase in piedi a seguito della distruzione di Gerusalemme per mano dei romani nel 70 d.C., tantissime chiese ed edifici religiosi, il più famoso dei quali è il Santo Sepolcro.
Israele è una perla tutta da scoprire, che al di là della propria fede religiosa ha innumerevoli luoghi incantati da ammirare. Poter ripercorrere la storia del paese, che poi è anche un po’ la storia del mondo, perdersi in essa vagando tra i resti che i nostri predecessori ci hanno lasciato in eredità è sicuramente un’esperienza unica e irripetibile, di quelle che lasciano il segno e ci arricchiscono sui piani di emozione, ragionamento, e spirito.
Sui passi dei Patriarchi e dei Profeti
Andare in pellegrinaggio in Terrasanta significa percorrere i luoghi mistici dell’Antico e del Nuovo Testamento, attraversando Israele e Cisgiordania, culle della cristianità dove ancora oggi tra innumerevoli santuari, processioni e celebrazioni, si sente intensamente la religiosità del popolo. Israele con le sue proverbiali città come Gerusalemme la tre volte santa, le bibliche Betlemme, Nazareth e Galilea, l’impronta romana a Cesarea, il deserto di Giudea con l’inespugnabile fortezza di Masada e il leggendario Mar Morto, è un paese che ha tanto da offrire ai suoi visitatori.
Una delle tappe principali del pellegrinaggio in Terrasanta è Nazareth, dove tra le altre cose è possibile visitare gli antichi resti del villaggio. I luoghi più celebri della località sono senza dubbio i santuari che sorgono lungo le rive del Lago di Tiberiade, o Mare di Galilea, il Monte Tabor, luogo della Trasfigurazione, Tabga, dove secondo il vangelo ebbe luogo della Moltiplicazione dei Pani, e Cana di Galilea, dove è possibile visitare il Santuario del primo Miracolo di Gesù, ovvero la a tramutazione dell’acqua in vino, evento conosciuto anche come il miracolo delle nozze di Cana.
Continuando lungo le sponde del fiume Giordano che bagna la città di Nazareth, si giunge a Gerico, la città più antica del mondo. Qui si trovano due dei luoghi più affascinanti del Medio Oriente: Tel Al-Sultan, antiche mura di Gerico, e il Monastero della Tentazione. Dalle prime è possibile ammirare le dune di sabbia inframezzate da rocce che a suo tempo costituivano un’enorme città fortificata. Sempre da qui si raggiunge il Monastero della Tentazione, da dove si gode di una delle viste più belle di Gerico, giacché il monastero affaccia sulle montagne della Giordania riflesse sul Mar Morto.
Sui monti della Giudea, tra il Mar Mediterraneo e il Mar Morto, sorge la città più grande di Israele, nonché sua capitale: Gerusalemme, la tre volte santa perché in essa si concentrano i luoghi più emblematici delle tre principali religioni monoteiste, ovvero cristiana, ebraica e musulmana. Le principali attrazioni si trovano nella Città Vecchia, come la Basilica della Risurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro, il Muro del Pianto e la Cupola della Rocca. Tappa immancabile è senza dubbio il Monte degli Ulivi, da dove è possibile godere di una delle migliori viste sulla città di Gerusalemme.
Gerusalemme è una città carica di misticismo, dove il visitatore si trova avvolto da un’infinità di esperienze spirituali e impressionanti. In questa città si vive la religiosità in una forma molto intensa, ma dall’altro lato esiste anche una città moderna dove si può godere di momenti di svago e relax. Gerusalemme dispone di un’ottima offerta culturale e artistica, e non manca certo un’offerta adatta ai più piccoli; infatti a Gerusalemme si trova lo Zoo Biblico dove si possono contemplare tutti gli animali menzionati dalla Bibbia.
Il valore culturale
Viaggiare in Israele non significa semplicemente fare ritorno alle origini del Cristianesimo, andare alla scoperta dei luoghi emblematici dell’Antico e del Nuovo Testamento. Bensì significa anche scoprire un paese ricco di arte, storia e, soprattutto, cultura. Infatti Israele rappresenta un vero e proprio crogiolo di molteplici culture che da sempre sono alla ricerca del cammino verso la convivenza pacifica.
Israele è un paese antico e nuovo allo stesso tempo, di dimensioni ridotte ma dalle attività culturali enormi. Quattromila anni di eredità ebraica, più di un secolo di sionismo e più di mezzo secolo di uno stato moderno che ha contribuito a creare una cultura che è finalmente riuscita ad affermare la propria identità, pur conservando le peculiarità di 70 comunità differenti. Trattandosi di una società di immigranti, l’espressione creativa di Israele ha assorbito molteplici influenze culturali e sociali, combinando tradizione e innovazione, tanto che oggi è uno dei paesi più moderni del mondo.
Gran parte di questa diversità culturale in Israele dipende dalle diverse origini culturali degli ebrei che abitano il paese. La sua cultura coincide con quella ebraica, la cultura di un popolo che ha trovato in queste terre la sua dimora. A tale proposito è interessante sapere che Israele è l’unico paese del mondo dove la vita si basa sul calendario ebraico. Il paese rappresenta inoltre una fonte unica di ricchezze ebraiche, come le importantissime opere scritte in ebraico da grandi letterati del passato, oggi conservate nei numerosi musei dello Stato d’Israele.
La cultura ebraica e l’importanza del suo calendario è testimoniata dalla celebrazione dello Yom Kippur, una delle festività più importanti del, nonché la festività più solenne del calendario ebraico. In occasione dello Yom Kippur gli ebrei colgono quella che secondo la loro cultura è l’ultima occasione per chiedere a Dio il perdono dei peccati commessi nell’anno precedente. Questo evento comincia in un orario preciso e si conclude nello stesso istante in tutto il mondo. Per l’occasione il popolo cessa ogni attività e si dedica ai preparativi per le preghiere e il ta’anit, o digiuno ebraico.
Anche la musica è una componente importante della cultura israeliana, che altro non è che la fusione tra musica occidentale e orientale, tra Europa e Asia. La musica israeliana è spesso accompagnata da delle danze popolari della tradizione ebraica, quale la Hora, un tipo di danza che si balla scalzi, mano nella mano e per lo più in cerchio. Questa danza è stata resa celebre in tutto il mondo nel 1948, quando tutte le strade del paese sono state occupate dal popolo per celebrare la nascita dello Stato d’Israele. Oggi la Hora è stata adottata come il ballo tradizionale del paese.
Oltre alla musica come espressione culturale, il paese vanta una notevole letteratura moderna con romanzieri riconosciuti a livello internazionale le cui opere oggi popolano le oltre 500 biblioteche pubbliche sparse in tutto il territorio israeliano. Anche da un punto di vista cinematografico e teatrale il paese ha acquisito negli ultimi anni degli importanti riconoscimenti in tutto il mondo. Israele è un paese che valorizza immensamente l’esercizio dell’arte e la conservazione del suo patrimonio culturale, la cui ricchezza è senza dubbio incommensurabile.
L'esperienza
Il turismo religioso è sempre più diffuso ed apprezzato a livello internazionale. Come motivazione principale vi è la visita a luoghi sacri, pieni di fascino e simbologie; si tratta di un viaggio maturato che nasce dal desiderio di vivere un’esperienza intensa ed emozionante.
Il pellegrinaggio è una delle forme di turismo forse più antiche, infatti i popoli, mossi dalla fede religiosa o dalla curiosità di conoscere le tradizioni più antiche, intraprendono questi lunghissimi viaggi dai tempi più remoti. Con il passare del tempo il pellegrinaggio ha cambiato forma, e oggi in effetti questi viaggi sono diventati percorsi culturali, storici, a volte anche sfide personali, come il Cammino di Santiago, sempre più frequentato da giovani, e non, che vogliono mettere alla prova sé stessi.
Tra i pellegrinaggi più famosi vi è senza alcun dubbio quello in Terra santa, un’esperienza unica, religiosamente formativa, ricca di significati dal punto di vista sia umano, sia culturale. I pellegrini di ritorno da questa esperienza sono soliti descrivere il viaggio in Terra santa come un evento che ha cambiato la loro vita. Molti dicono sia difficile esprimere a parole la felicità e le emozioni provate durante questa avventura spirituale, trattandosi tra l’altro di un’esperienza fortemente personale che ognuno vive secondo il proprio credo.
Il pellegrinaggio in Terra santa è tra i più affascinanti del mondo, in quanto si svolge in un luogo magico, in una terra di incroci di culture e religioni. Questa esperienza consente di ripercorrere i principali siti biblici, passando per Gerusalemme, Nazareth, Betlemme e Tel Aviv, i principali luoghi del cristianesimo, carichi di spiritualità e pieni di bellezze da ammirare. Senza dubbio quello in Terra santa è un viaggio da svolgere almeno una volta nella vita.
Una volta giunti in Israele per la prima volta, si percepiscono delle emozioni speciali, molto diverse da quelle che di solito si provano in un qualsiasi paese straniero. Si tratta di sensazioni uniche derivanti dall’idea di seguire le orme della storia, ripercorrendo gli stessi luoghi per i quali hanno viaggiato Abramo, il Re Davide, Gesù Cristo e i Crociati. L’arrivo al moderno aeroporto di Tel Aviv, dove comincia tradizionalmente il viaggio, rappresenta l’inizio di una storia che abbiamo già vissuto e che ora ci approcciamo a conoscere in profondità immergendoci in essa.
Questa esperienza può essere intrapresa per devozione e quindi vissuta come dettato dalla Chiesa con la Bibbia in mano, per ripercorrere ogni passo della storia del cristianesimo seguendo il cammino di Gesù. Tuttavia sono frequenti anche i pellegrinaggi in Terra santa vissuti come viaggi di esplorazioni, nati dal desiderio e dalla curiosità di conoscere, di sapere. Un pellegrinaggio può essere svolto per diversi motivi, è un’esperienza fortemente personale, in cui ognuno vi ricava ciò che ritiene più utile per la propria persona, e conserva i ricordi che vuole portare dentro di sé.