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La laguna di Grado, fra terra e mare

21 Novembre 2024

Ci sono a volte itinerari turistici diversi dalle mete più note o più famose, che possono dare grande appagamento al “viaggiatore” che non si accontenti di essere un turista.

Un itinerario certamente unico ed insolito è la visita della laguna di Grado. La laguna si estende per circa 160 kmq su un’area di mare che va da Fossalon ad Anfora. Ricopre un’antica strada romana che portava fino ad Aquileia. E’ un intrico di canali più o meno profondi,  che fiancheggiano valli da pesca e Mote. Le Mote sono gli isolotti che costituiscono le terre sparse nella laguna. Possono essere di piccolissime dimensioni o molto estese da contenere valli da pesca, campi agricoli. Piccole o grandi che siano sulle Mote c’è una costruzione che si chiama Casone. Originariamente il Casone era l’abitazione del pescatore; era composta da una sola grande stanza, il tetto di paglia, la porta d’ingresso rivolta ad ovest per protezione dai venti di bora. Non esisteva la luce elettrica, e se avevano la fortuna di avere  l’acqua sulla mota, era acqua di risorgiva.  Negli anni 50 i bambini dei Casoneri andavano alla scuola elementare su un’altra Mota, l’isola di Anfora, che aveva anche una caserma della Guardia di finanza. Oggi molti  Casoni sono stati ristrutturati per renderli più confortevoli come “albergo diffuso” per chi decide di pernottarvi. Uno dei più famosi Casoni  è quello di Vitige Gaddi, in Mota Biviaqua, assieme a quello in Mota Safon, dove nel 1969 P.P. Pasolini  ha girato Medea con la Callas. Ma c’è anche la Mota San Pietro, dei Busari, Gorgo, Morgo, San Giuliano (antica sede di un monastero del quarto secolo). E infine l’isola dei Belli, dove abitava la strega  Bela, ammaliatrice dei naviganti. Gli odori della laguna sanno di fango, di alghe, di tamerici, di salmastro e di griglia: ci sono anche  trattorie ,  la più famosa è Ai Ciodi, sull’isola di Anfora. Si vedono i soliti gabbiani, che nidificano in primavera su alcune isole protette, aironi cinerini, germani reali, rondini di mare.  Quello che serve per visitare la laguna è la motobarca, dimenticare lo scorrere delle ore, un grande relax ma con i sensi attenti per cogliere le sensazioni che il contatto con questa natura ci procura.

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