Una giornata con l'arte

Ritrovo alle ore 08:30 in Piazza Oberdan e partenza alle ore 08:45 per Villa Manin.

All’arrivo ingresso alla Mostra “Confini, da Gouguin a Hopper”; la mostra che nasce dal fascino e dal suono di una parola, confine, che è il tema guida della capitale europea della cultura 2025, Nova Gorica e Gorizia insieme. Una mostra molto ampia nel numero delle opere, ben 137, con 41 musei prestatori e un paio di collezionisti privati, sia dagli Stati Uniti sia dall’Europa e si svolge nell’Esedra di Levante restaurata, nel perimetro del complesso dogale di Villa Manin.

Questa mostra che è nata da questa sola parola, confine, tiene un legame forte, indissolubile, con la poesia. Attraversa due secoli, l’Ottocento e il Novecento, sia in Europa sia in America. Ha a che fare con la forza e con il dubbio, e la parola sempre accompagna il colore.
I pittori presenti hanno viaggiato per terra e per mare, si sono sollevati tra le nuvole, hanno viaggiato dentro loro stessi, per raccontare, ognuno a proprio modo, la grandezza della vita.

Non buon viaggio ma avanti, viaggiatori

Dopo la Mostra proseguiremo per pranzare in un Casale, con menu’ tipico friulano e con una sorpresa finale.

Come la storia ci racconta, nell’area a ponente del comprensorio codroipese c’è un vero borgo storico rurale da riscoprire, si tratta di uno dei luoghi più carichi di storia che l’antico quadruvium possa vantare assieme alla nota Villa Manin. In pieno rinascimento viene costruita la cappella votiva dedicata alla Madonna di Loreto che i frati pellegrini trasformeranno in chiesetta, iniziando anche lo sviluppo del casale, presumibilmente adibito a monastero.

Con l’andare del tempo il borgo passa di mano in mano e diviene la principale stazione di posta della zona dove viaggiatori e portalettere a cavallo trovavano riparo e ristoro.
Si giunge così ai primi del 900, periodo in cui un conte dà il via ai lavori di trasformazione, creando una vasta azienda agricola e vitivinicola. Oggi il Casale rappresenta un vero spaccato di storia, immerso nelle terre di mezzo. Da non perdere la visita alla Chiesetta, dove sono stati recuperati importanti dipinti e affreschi che raccontano un pezzo di storia friulana e alcuni fanno risalire alla scuola del Tiepolo.

Rientro a Trieste nel tardo pomeriggio.